Itinerario Estremo Nord

Itinerario ESTREMO NORD

Periodo ideale: da Agosto a metà Nvembre e da Marzo a Giugno, in presenza di condizioni meteo marine favorevoli.
Questo itinerario nel regno dei grandi pelagici, che cprende il classico e l'estremo Nord, è consigliato per una durata di due settimane, ma per chi non potesse, è valido come itinerario One Way, con ibarco a Port Sudan e sbarco a Mohammed Qol (o viceversa) quindi una tratta in barca e una via terra con pulmino.

Da Port Sudan, dopo essersi immersi sull'Umbria ed aver visitato l'imponente faro di Sanganeb, ci si sposta in direzione nord. A 35 miglia di navigazione si trova Sha'ab Rumi, considerato uno tra i dieci siti di immersione più belli al mondo. Immergersi a Sha'ab Rumi punta sud è infatti per un subacqueo un'esperienza unica; questa immersione la si potrebbe fare centro volte e non annoierebbe mai. Acqua cristallina, colori vivaci, alcionari, coralli di tutti i tipi, distese di cernie, suqali grigi stanziali e varie specie di pesci popolano questo pianoro dove, affacciandosi nel blu, l'incontro con i tanto desiderati suqali martello è quasi una certezza.

Proseguendo la navigazione si raggiunge Quita El Banna. un reef isolato con splendide pareti che sprofondano verticali. Punto di incontro di mante e banchi di pelagi (in particolare tonni e carangidi di grosse dimensioni), questo luogo stupisce anche per la bellezza delle sue pareti rivestite da filari di gorgonie. Poche miglia ci separano dalla spettacolare immersione di Angarosh, non lontano dal posto di ancoragio di Shambaya, facilmente riconoscibile per la sua particolare morfologia esterna caratterizzata da un ampio isolotto di calcare coralino dalla forma allungata. Il suo nome in arabo significa "madre degli squali" e proprio loro, i banchi di suqali marello e grigi, saranno i protagonisti di questa immersioe davvero emozionante.

Dirigendoci a sud ovest di Angarosh, arriveremo a Merlo reef, altro meraviglioso sito,
e poi ad Abington dove, sulla sua estesa piattaforma madreporica, svetta un vecchiio faro a traliccio impiantato dagli inglesi a metà del 1900 per segnalare alle navi di passaggio la preseza di questo pericoloso atollo corallino posto sula rotta di navigazione. A circa metà settimana, si sosterà all'isola di Mesharifa, alla ricerca delle amatissime mante e il sabato avverrà lo sbarco e l'imbarco dei passeggeri che effettueranno una sola settimana. Se il tempo lo permetterà, ci immergeremo anche a Sha'ab Sued dove ciaceva il relitto del Blue Belt, sparse sul fondale si trovano le automobili e i camion che caratterizzavano il carico di questa nave, ormai ricoperte di coralli, dove stanzionano pesci palla istrice, nudibranchi e grandi murene.

Contatto diretto

Se hai bisogno di un contatto più diretto puoi provare con una di queste opzioni. Eventuali uscite in barca potrebbero rendere più difficile una risposta immediata.

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